Lampada germicida sanificante a raggi UV e Ozono
29 Aprile 2019L’effetto dei raggi UV-C sulla struttura delle molecole che compongono i microorganismi è la particolare frequenza della radiazione UV è in grado di destrutturare il DNA dei germi patogeni. Quando questa catena si interrompe, l’ospite indesiderato, sia esso un virus, un batterio o un acaro, non ha più la possibilità di riprodursi e di conseguenza se ne riduce il danno che può provocare. Se avete un locale commerciale, come ristoranti o grandi uffici, consigliamo di consultare il nostro catalogo dei prodotti per la disinfezione.
Sarà utile analizzare i seguenti parametri prima di scegliere la lampada germicida che fa al caso nostro:
- la dimensione dell’ambiente e il luogo (ufficio, abitazione, scuola, locale pubblico, ambulatorio sanitario ecc.) nel quale verrà installato lo strumento per sanificare;
- i Watt di potenza;
- le misure del prodotto;
- i materiali di cui è composta la lampada;
- la forma e il colore;
- durata dell’azione e tempo d’attivazione;
Le lampade germicida UV a bassa pressione generano una radiazione ad onde corte e a bassa pressione derivata da una scarica elettrica in vapore di mercurio. Gli atomi di mercurio eccitati, contenuti in ampolle di vetro sigillate, emettono una radiazione ultra violetta (UV).
Queste lampade non devono essere confuse con le normali lampade fluorescenti. Queste infatti, a causa della normale ampolla in vetro comune, emettono solamente una minima quantità di ultra violetti, e il fosforo contenuto all’interno del tubo di vetro converte la radiazione ultravioletta in luce visibile per illuminare la lampada. Le Lampade Germicida invece, utilizzano un vetro di quarzo purissimo in grado di trasmettere la quantità più elevata possibile di radiazioni ultraviolette.
Non possono essere confuse con le lampade a luce nera, perché mentre queste ultime generano raggi ultravioletti con lunghezza d’onda troppo lunga, che non è efficace per l’effetto germicida; le lampade germicida invece emettono onde ultraviolette molto corte che sono letali per i microrganismi.
L’azione germicida si è resa necessaria già da diversi anni, allo scopo di disinfettare aria e acqua. Inizialmente sono stati utilizzati metodi chimici, in particolare, l’utilizzo di sostanze come il cloro. Tuttavia, la ricerca scientifica ha dimostrato che queste metodologie hanno un impatto negativo sulla salute e sull’ambiente. Il cloro infatti reagisce con le sostanze contenute nell’acqua e forma residui che possono essere dannosi per la salute. Inoltre, alcuni agenti patogeni hanno già sviluppato una resistenza al cloro, rimettendo così in discussione la sua efficacia nei processi di disinfezione.
Oggi, dopo molti anni di ricerca, si è scoperto che l’alternativa più efficace a nostra disposizione è la disinfezione di acqua e aria con luce ultravioletta (UV). I raggi ultravioletti sono una luce a livello energetico molto elevato e con una lunghezza d’onda di 200-400nm. In particolare, si è rivelata molto efficace per la disinfezione, la radiazione con lunghezza d’onda di 254nm. Oltre il 90% del totale delle radiazioni UV emesse sono proprio di 254nm. La lunghezza d’onda di 200-280nm è chiamata UVC. Così la disinfezione che utilizza 254nm di lunghezza d’onda è chiamata Disinfezione UVC. La radiazione di 254nm distrugge i microrganismi cambiando le informazioni di carattere genetico contenute nel loro DNA.
Azione dell’Ozono
Le radiazioni UV a 185nm di lunghezza d’onda producono abbondanti quantità di ozono nell’aria circostante. L’ozono è un ossidante molto attivo che distrugge i microrganismi a contatto, inoltre l’Ozono funge anche da deodorante ambientale. Uno dei vantaggi dell’ozono è che può essere trasportato per via aerea in luoghi che le radiazioni UV non possono raggiungere direttamente. L’ozono in combinazione con il perossido d’idrogeno (H2O2) produce particelle altamente energetiche chiamati radicali idrossidi (OH), che reagiscono e ossidano la maggior parte dei tessuti organici; questo tipo di ossidazione è molto più efficace di quella diretta compiuta dall’ozono. Questa tecnologia avanzata di ossidazione radicale è chiamata processo di ossidazione (DOP) o trattamento avanzato di ossidazione (AOT).